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Fratello d'Italia |
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Regia/Direction |
ROMANAZZI MARIO (Italy) |
Interpreti/Main Actor |
Vittorio De Seta, Marco Masi, Paolo Marino, ecc... |
Lingua/Language
Italian |
Sottotitoli/Subtitles
Italiano |
Produzione/Production
Mario (Italy) |
Anno/Year
2011 |
Durata/Running time
76' 00'' |
Sinossi |
Un paese diviso in se stesso non è in grado di riconoscere la propria identità.
Che cosa è accaduto? Come mai nessuno, in questi ultimi vent'anni, è stato capace di cambiare le sorti della storia d'Italia?
Dov'è rintracciabile il cambiamento? In quale periodo storico è avvenuto, di modo che le sue conseguenze si ritorcessero sulle nuove generazioni?
L'identità perduta ci lascia vari indizi su cui riflettere e diverse domande prive di risposte certe, dall'Unità d'Italia ai giorni nostri.
La voce va agli umili, o invisibili della terra, ai lavoratori di questo paese, agli artisti ed artigiani, ossia a quegli ingegni e a quelle braccia che hanno saputo costruire un'idea di Stato, che ridestasse in noi l'ideale della fratellanza perduta.
Le testimonianze di Vittorio De Seta, che ci accompagnano in questo lungo viaggio da Sud a Nord, sono il punto di inizio da cui parte l'analisi accurata, sarcastica e provocatoria, sulle conseguenze della dissoluzione morale in Italia, ma di una fraternità che risulta ancora non del tutto perduta.
Non un documentario storico, né una critica sociale, ma un'inchiesta antropologica, ad un quesito ormai aperto da venti lunghissimi anni, a cui nessuno ha saputo, ancora oggi, dare una risposta.
Le bandiere dimenticate svolazzano sfilacciate di colori che non esistono più,
ma solo un colpo di fucile nel silenzio di una campagna riporta alla nostra coscienza il fatto che: "in un paese in cui la Giustizia non è uguale per tutti, non esistono i presupposti per creare un'unità conforme alle regole di fratellanza".
Gli interrogativi ed i quesiti si sciolgono in uno scacco umano in cui le vittime sacrificali sono gli italiani stessi, colti nel sonno della coscienza. |
Synopsis |
A divided country is unable to recognize its identity. What happened? How come nobody in the last twenty years, was able to turn the tide of history of Italy? Which historical period happened, so that its consequences turned against future generations? The lost identity leaves us many clues to think about different questions without definite answers, from the unification of Italy to today. The item goes to the poor, workers, artists and craftsmen, ie those talents and those arms that have been able to build an idea of the state, which created in us the ideal of brotherhood lost. The testimonies of Vittorio De Seta, who accompany us on this long journey from south to north, are the starting point from which an accurate analysis, sarcastic and provocative, on the consequences of moral dissolution in Italy, but a fraternity that is still not completely lost. Not a historical documentary, nor a social critique, but an anthropological inquiry, a question now open for twenty long years, that nobody knew how, even today, to answer. The questions and concerns will melt in a human failure in which the sacrifices are the Italians themselves, caught in the sleep of conscience. |
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